Incontri di Meditazione 2019
Gli incontri di meditazione si tengono il mercoledì alle ore 20.00, a partire dal 25 settembre 2019
Per approfondimenti sulla pratica di meditazione andare alla voce di menù Gruppo di meditazione
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di Marco Passavanti
Chi entra in qualsiasi libreria e inizia a curiosare qua e là incappa quasi immancabilmente nella sezione di ‘filosofia orientale’, le cui sottocategorie di solito comprendono scaffali dedicati a temi esotici come lo yoga, le arti marziali, il tantra, il kāmasūtra, il feng shui, i chakra, Osho, i sufi, eccetera.
di Maria Chiara Mascia
Se hai appena iniziato a insegnare yoga – e Viniyoga in particolare – saprai che l'unica cosa da fare è: accendere un cero a Krishnamacharya. È infatti scientificamente provato* che affronterai uno o più dei seguenti problemi.
di Marco Passavanti
Mi capita spesso, nelle circostanze più disparate, di sentirmi rivolgere la fatidica domanda: “Ma tu che tipo di yoga pratichi?”. Rispondere a questa domanda, all’apparenza così semplice e banale, si rivela a volte un’impresa temeraria e ardita, impresa che spesso conduce me e i miei interlocutori in fittissimi gineprai ermeneutici (quanto mi piace usare ‘sto termine!) e in altrettanto fitte discussioni su cosa sia lo yoga, su quale sia la sua storia, su quanti e quali siano i tipi di yoga, eccetera. A chiusura della discussione (che il più delle volte è stata purtroppo un dialogo tra sordi) mi capita spessissimo di sentire questa frase: “Sì certo, esistono tanti tipi di yoga, ma in fondo lo yoga è uno!”.
di Marco Passavanti
«Energia» è una delle parole chiave dello yoga contemporaneo. Tutti la usiamo, tutti ne siamo affascinati e tutti le attribuiamo ogni sorta di significati, spesso senza renderci conto della complessità e del carattere problematico che essa sottende:
“Sento l’energia che scorre ”; “Ho un blocco energetico”; “Assorbite l’energia della terra”; “Le mudrā sigillano l’energia”; “In quest’āsana riesco a sentire le linee di energia”; “Bisogna portare l’energia verso il canale centrale”; eccetera, eccetera.
Cosa intendiamo con la parola consapevolezza? Intendiamo la pura attenzione silenziosa e non giudicante presente nel momento presente. E contemplare il corpo e la mente vuol dire osservare con questa attenzione le sensazioni fisiche, l’avvicendarsi di attrazione e repulsione nella nostra mente, il succedersi di emozioni e stati d’animo; vuol dire osservare i pensieri e le immagini che accompagnano gli stati d’animo.
Corrado Pensa da Il Silenzio tra Due Onde